La Registrazione Marchio dà il diritto esclusivo di utilizzo dello stesso, consentendo al titolare del marchio l’impedimento di utilizzo da parte di terzi.

I diritti derivanti dalla registrazione del marchio hanno una durata di 10 anni dal deposito della domanda.

Il rinnovo della registrazione deve avvenire inoltrandone domanda entro i 12 mesi precedenti alla scadenza.

Qualora si desideri una tutela a livello nazionale, non sarà sufficiente depositare il marchio presso l’Ufficio Brevetti della Camera di Commercio, ma occorrerà estendere la tutela rivendicando la data di priorità italiana entro 6 mesi dal deposito originario.

Un marchio registrato è il segno distintivo che, a seguito di deposito e conseguente concessione da parte di un ente governativo preposto, gode di una tutela giuridica nei confronti di terzi.

Ciò significa che, in quanto segno distintivo, identifica la vostra attività indicandone la fonte di origine nel titolare.

Un marchio, per ottenere la registrazione, deve presentare dei chiari requisiti:

1. Novità: il marchio deve essere nuovo, non deve cioè presentare similitudini con marchi già depositati, relativi a prodotti o servizi affini o identici.
2. Liceità: il marchio depositato non deve contrastare il buon costume e l’ordine pubblico. Non deve ingannare il pubblico, in particolare sulla provenienza geografica, sulla natura o sulla qualità dei prodotti o servizi. Non deve violare un altrui diritto d’autore, di proprietà industriale o altri diritti esclusivi di terzi. La perdita di questa caratteristica comporta la decadenza del marchio.
3. Capacità distintiva: ovvero la capacità di un marchio di non identificarsi con la denominazione generica del prodotto o servizio che contraddistingue.

Un marchio risulta, invece, nullo:

1. qualora non sia rappresentabile graficamente o non sia atto a distinguere i prodotti o servizi di un’impresa da quelli di altre.
2. qualora non rispetti i caratteri della novità.
3. se rappresentante stemmi considerati nelle convenzioni internazionali vigenti in materia.
4. qualora non abbia una capacità distintiva e non risponda ai caratteri di liceità.