Whitespace ovvero l’utilizzo degli spazi bianchi per enfatizzare un elemento della Landing Page. I whitespace consentono infatti di dirigere l’attenzione verso una CTA.
Gli spazi bianchi non solo conferiscono ai siti Web l’aspetto semplice, pulito e minimalista che è così desiderabile nell’estetica del design attuale, ma consentono anche ai contenuti di essere più digeribili e accessibili all’utente.
Whitespace (o spazio bianco) è l’area tra gli elementi di una pagina Web (o pagina fisica). Questi elementi in genere sono immagini, tipografia e icone.
Viene spesso utilizzato per bilanciare gli elementi di una pagina creando un flusso naturale per consentire all’utente di navigare attraverso il contenuto. Così, rendendo le informazioni più facili da digerire.
Con l’evoluzione del web design, sono nati diversi tipi di Whitespace per consentire agli elementi di diffondersi e avere momenti propri sulla pagina.
Ci sono due distinzioni principali su come viene utilizzato lo spazio bianco. Questi sono macro vs micro e attivi vs passivi:1
- Macro: è lo spazio tra gli elementi di copia, grafica, immagini, ecc. Questa è la distinzione più comune degli spazi bianchi.
- Micro: è lo spazio tra elementi più piccoli come la spaziatura delle lettere (crenatura) e l’altezza della linea (interlinea). Sebbene questa distinzione non sia così evidente come lo spazio bianco macro, il micro è altrettanto importante, se non di più, migliorando la leggibilità per l’utente.
- Attivo: quando un sito web scorre bene e guida l’utente verso il basso di una pagina verso un punto di conversione (invito all’azione, modulo, ecc.), questo è un eccellente esempio di spazio bianco attivo. Gli spazi bianchi attivi sono un uso intenzionale per creare la struttura e il flusso di una pagina.
- Passivo: gli spazi bianchi passivi si trovano naturalmente in elementi come grafica o testo.
La teoria degli spazi bianchi è stata implementata con successo utilizzando immagini di sfondo, video, texture e pattern di ogni tipo.