Lead Nurturing letteralmente nutrire il contatto. Si tratta del processo di presidio degli utenti online attraverso attività di comunicazione continuative di tipo formativo e di contenuto, non strettamente commerciali. Può avvenire attraverso i canali diretti, tipicamente via email.
Fare attività di leads nurturing significa «coltivare e alimentare» i propri contatti al fine di condurli ad essere pronti per l’acquisto di un prodotto o servizio. Il processo di nurturing inizia nel momento in cui un’azienda dispone del contatto di un utente, vale a dire da quando il semplice utente diventa un vero e proprio lead, e si possono avviare azioni di comunicazione personalizzate.
Fare leads nurturing può significare semplicemente inviare email ai lead nei quali vengono informati su aggiornamenti relativi ai prodotti, offerte e servizi, oppure mettere in atto campagne più complesse che prevedono l’educare il consumatore sui vantaggi di un prodotto/servizio e disegnare strategie e soluzioni altamente personalizzate per incoraggiarlo all’acquisto.
Più precisamente è il processo di sviluppo delle relazioni con i potenziali clienti dal momento in cui diventano lead fino alla vendita e/o al post-vendita.
Focalizza gli sforzi di marketing e di comunicazione sull’ascolto delle esigenze dei potenziali acquirenti, fornendo loro le informazioni e le risposte di cui hanno bisogno.
Gli obiettivi della Lead Nurturing sono:
- Awareness: far conoscere il brand tramite i diversi canali off/online.
- Consideration: i contenuti mirano a stimolare l’interesse attorno al brand lavorando sull’intenzione d’acquisto. I dati di engagement ci forniscono il supporto in questa fase. Da qui realizziamo una segmentazione del target di riferimento.
- Conversion: i contenuti mirano alla conversione, puntando su offerte dedicate al pubblico segmentato.
- Post-Purchase: in questa fase dobbiamo creare contenuti che puntino alla fidelizzazione del cliente.